Chi siamo
L'ANCeSCAO - A.P.S. (Associazione Nazionale Centri Sociali, Comitati Anziani e Orti) è una associazione democratica, apartitica che agisce in totale autonomia, non pone alcuna discriminazione di carattere politico, religioso, sociale, di razza, di colore o nazionalità d'origine (Statuto art. 4), senza finalità di lucro.
È iscritta all'Albo Nazionale delle Associazioni di Promozione Sociale al N. 35.
È riconosciuta ufficialmente dal Ministero dell'Interno con il D.M. N. 559/C.4749.12000.A. (113) del 4 marzo 1994 quale "Ente nazionale a finalità assistenziali".
Ad essa aderiscono 1.304 Centri Sociali e Culturali per Anziani dislocati in tutte le zone del Paese con oltre 280.000 iscritti.
Obiettivi
L'Associazione persegue, senza alcun fine di lucro, finalità di utilità e solidarietà sociale; prima di tutto aiutare gli anziani a vincere la solitudine e l'emarginazione proprie della vecchiaia, causa dell'acceleramento e del decadimento psicofisico delle persone non più giovani.
L'Associazione si propone come finalità:
- coordinare, collegare e stimolare le iniziative e le attività degli organi aderenti;
- promuovere, a tutti i livelli, iniziative di difesa della pace, dell'ambiente e per una nuova qualità della vita;
- fornire tutte le iniziative tendenti a realizzare attività culturali, ricreative, artistiche, ginnastica di mantenimento, turismo, soggiorni, cure termali, coltivazioni orti e altre attività che possono favorire e consolidare la socializzazione degli anziani.
Date importanti
12 Marzo 1990: nasce l'Associazione con atto del notaio dr. Pasquale Candito di Bologna, quale Coordinamento Nazionale dei Centri Sociali, Comitati Anziani e Orti. Il nome orti è stato inserito nella denominazione in quanto al Coordinamento possono aderire i Comitati di gestione delle zone ortive assegnate alle persone anziane dagli Enti locali.
4 marzo 1994: il Ministero dell'interno decreta che l'Associazione Nazionale dei Centri Sociali, Comitati Anziani e Orti, in quanto riconosciuta ente a carattere assistenziale, è ammessa ad avvalersi delle disposizioni di cui all'art.3, sesto comma, lettera E, della legge 25 agosto 1991, n.287.
7 dicembre 1997: viene emanato il decreto legge 460, che nel ridisegnare le norme tributarie attribuisce agevolazioni fiscali individuando due nuove figure giuridiche: le associazioni di promozione sociale e le onlus.
8 dicembre 2000: viene emanata la legge 383, che disciplina le associazioni di promozione sociale. Questa legge definisce più compiutamente la nuova persona giuridica (già individuata nel decreto legge 460/97), la disciplina civilmente, detta le regole per il riconoscimento di queste associazioni, attribuendo altre agevolazioni.
Ottobre 2013: a Bellaria l’Assemblea Nazionale dei Soci approva il nuovo Statuo.
Maggio 2018: a Bentivoglio (BO) l'Assemblea Nazionale dei Soci approva il nuovo Statuto.
L'Associazione in numeri
Data di costituzione: | 12 Marzo 1990 |
Numero strutture regionali: | 17 |
Numero strutture provinciali: | 46 |
Numero strutture comprensoriali*: | 11 |
Soci: | 1304 Centri Sociali in tutto il paese |
Numero iscritti | oltre 300.000 |
L'esperienza ortiva
Le zone ortive costituiscono un elemento non secondario né marginale della nostra associazione, non soltanto perché lo Statuto prevede che i vari comitati di gestione degli orti possano aderire all'ANCeSCAO A.P.S., ma soprattutto in quanto le zone ortive rappresentano una importante forma di aggregazione e di lotta al decadimento della qualità della vita.
I centri autogestiti dagli anziani
I Centri sono sorti prevalentemente per consentire che le persone anziane potessero da un lato aggregarsi e dall'altro socializzare. La caratteristica che distingue la nostra esperienza da altre similari è l'autogestione e il totale volontariato di chi presta la propria opera per il funzionamento del Centro stesso.
Se vogliamo analizzare più profondamente la natura dei Centri, possiamo notare che a queste due primarie finalità si sono progressivamente aggiunte la solidarietà verso i propri coetanei, un'attenzione sempre più consapevole alla conservazione della propria salute, una ricerca di una qualità di vita più elevata. Tuttavia, nella fase iniziale, il carattere della solidarietà è sempre stato orizzontale, ossia verso i Soci. Successivamente, si è passati da una orizzontale ad una verticale, ponendo l’attenzione agli altri, ai loro bisogni e al modo più adeguato per poterli in qualche modo alleviare. Questa qualificazione si è poi accompagnata ad una sempre maggiore attenzione alle tematiche culturali e alla collaborazione con le altre Associazioni del territorio.
Oggi, sia pure con le dovute differenze legate sia alla dimensione che alla potenzialità dei singoli Centri, si può dire che le attività portanti siano:
- l'aggregazione, che rimane un elemento fondamentale per non lasciare l'anziano nella propria solitudine;
- la socializzazione, ossia lo stare insieme per realizzare un sia pur minimo progetto (dalla partita a carte al consumo delle crescentine, dal ballo popolare al gioco della tombola, dal gioco degli scacchi a quello del biliardo);
- la cura della propria salute fisica e mentale, con corsi di ginnastica dolce e della mente;
- l'informazione medica, con apposite conferenze sull'alimentazione e sulle modalità di condurre la propria vita, programmate unitamente a varie Associazioni;
- la prevenzione, che costituisce il miglior antidoto nei confronti delle malattie;
- la conservazione della memoria tramite, dapprima la raccolta di testimonianze ed immagini del passato (dai mestieri scomparsi a come si svolgeva la vita economica di un tempo, dai fotoconfronti tra angoli attuali e quelli di una volta ai giochi che si facevano), poi attraverso la pubblicazione di volumi che tramandino la vita di un tempo.