Progetto Anziano Fragile
“Anziano fragile: verso un welfare comunitario” è un progetto nazionale finanziato dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali (Avviso 1/2017) che si propone di realizzare un’articolata azione di tutela, inclusione, informazione e valorizzazione della popolazione anziana. Le attività saranno caratterizzate, in particolare, dal coinvolgimento delle famiglie degli anziani, ma anche di Enti e realtà locali che si occupano di assistenza e cura, al fine di fare emergere ciò che funziona meglio (best practice) in una determinata realtà territoriale e valorizzarlo in ambito nazionale. Lo scopo ultimo è quello di accrescere la sensibilità sul tema a tutti i livelli e stimolare una maggiore omogeneità dei servizi offerti nei diversi territori.
Il progetto è realizzato da CONFCONSUMATORI in partnership con ANCeSCAO A.P.S (Associazione Nazionale Centri sociali, Comitati Anziani e Orti).
In quest'area dedicata al progetto e nel sito di CONFCONSUMATORI verranno via via pubblicati tutti gli aggiornamenti su eventi ed iniziative e i materiali realizzati.
L'avvio del progetto
Confconsumatori e ANCeSCAO APS hanno avviato nello scorso mese di settembre il progetto nazionale “Anziano fragile: verso un welfare comunitario”, finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali 2018-2020 che si propone di realizzare un’articolata azione di tutela, inclusione, informazione e valorizzazione della popolazione anziana, anche attraverso il coinvolgimento di Enti e realtà locali che si occupano di assistenza e cura.
Perchè un progetto sugli anziani fragili?
Il progetto nasce per rispondere, attraverso strategie innovative e lungimiranti, ad un fenomeno che assume sempre di più i tratti di un’«emergenza sociale», principalmente per le seguenti ragioni:
1. Il Paese sta invecchiando: secondo l’Istat 2017-2066 la popolazione italiana vedrà nei prossimi anni un incremento significativo della popolazione anziana con un 30,4% di ultra70enni previsti nel 2036. Gli ultra 90enni nel 2066 potrebbero raggiungere addirittura una quota di oltre 2,8 milioni;
2. Aumentano le cronicità in ambito sanitario: l’Istituto Superiore di Sanità nel 2016 ha registrato circa 1 milione di casi di italiani affetti da demenza (di cui circa 600.000 con Alzheimer), una cifra che si prevede raddoppi in 40 anni;
3. Aumentano problemi economici e sociali: lo sforzo di assistenza e cura di una popolazione sempre più anziana e con sempre più malati cronici e non autosufficienti, comporterà inevitabilmente un incremento della spesa pubblica e della spesa privata, a carico delle famiglie, che già ora manifestano grandi difficoltà nell’assistenza dei propri familiari malati.
4. I servizi destinati alla popolazione anziana sono disomogenei: il contesto in cui vivono gli anziani in Italia è caratterizzato da importanti difformità, sia nella quantità sia nella qualità dei servizi sanitari, socio-sanitari e sociali offerti a livello regionale.
Occorre, quindi, lavorare da subito per prevenire l’aumento degli “Anziani fragili” attivando le comunità a livello locale, regionale e nazionale.
In cosa consiste il progetto?
Formazione e Monitoraggio
Attraverso specifici seminari di formazione e il supporto di un Comitato scientifico gli operatori delle due associazioni effettueranno una ricerca mirata a fare emergere ciò che viene svolto a livello locale in 18 diverse Regioni per l’inclusione, la valorizzazione, l’assistenza e la cura degli anziani, specie se affetti da demenza. Nel monitoraggio verranno consultati Enti pubblici, realtà locali che si occupano di cura e assistenza, ma, tramite questionari verranno coinvolte anche associazioni e famiglie dei malati.
Valorizzazione e contaminazione delle “Best Practice”
Verranno selezionate e documentate una serie di "best practice", allo scopo di valorizzare ciò che funziona meglio in termini di efficienza ed efficacia rispetto alla popolazione anziana, in particolare rispetto al tema della prevenzione, diagnosi e cura delle demenze. Le pratiche migliori, selezionate dal Comitato scientifico, saranno presentate al pubblico, ma anche agli “addetti ai lavori” tramite incontri mirati (Focus Group) e la rete di contatti di soggetti interessati che andrà costituendosi nel corso del progetto.
Costruire un “Welfare Comunitario”
Il problema dell’invecchiamento della popolazione non può essere scaricato interamente sugli Enti pubblici e assistenziali. Un ruolo fondamentale verrà svolto dalle famiglie e dalle associazioni, in particolare nella prevenzione delle demenze. Per questo verranno avviate campagne di comunicazione e incontri territoriali (almeno 20 nelle 17 Regioni interessate dal progetto) in cui si parlerà di: promozione della salute e dei servizi di assistenza attivati a livello locale; strumenti per la tutela e la sicurezza dell’anziano; strategie di inclusione e valorizzazione dell’anziano.
Nella sezione del sito web di Confconsumatori dedicata al progetto e in quest'area del sito nazionale ANceSCAO saranno pubblicati tutti gli aggiornamenti su eventi e iniziative ed i materiali realizzati.
Hanno già confermato formalmente la collaborazione al progetto "Anziano Fragile":
- Azienda Pedemontana Sociale (operante nei Comuni di Collecchio, Sala Baganza, Felino, Traversetolo e Montechiarugolo in provincia di Parma);
- CNA Associazione di Bologna;
- Anap-Confartigianato (Associazione Nazionale Anziani e Pensionati) sezione di Parma;
- A.Di.N.A. Firenze Onlus - Associazione per la Difesa dei Diritti delle Persone Non Autosufficienti