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Al via il progetto “P.A.S.S. – Punti di Accesso al Sociale e alla Solidarietà”

ANCeSCAO A.P.S. tra i partner del progetto nazionale promosso da ACLI.

Il 27 Settembre 2021 è iniziato P.A.S.S., un progetto cofinanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e realizzato da un partenariato a cui partecipa ANCeSCAO insieme ad ACLI (www.acli.it), che funge da capofila, LEDHA – Lega per i diritti delle persone con disabilità APS (www.ledha.it), CTA – Centro Turistico Acli (https://ctanazionale.it/) e US Acli - Unione Sportiva Acli (www.usacli.it/). 

La riunione iniziale di avvio dei lavori si è tenuta a Roma presso la sede dell’ACLI Mercoledì 13 Ottobre 2021.

Il progetto P.A.S.S. – Punti di Accesso al Sociale e alla Solidarietà è nato con l’intento di rafforzare le opportunità di contatto fra “chi può aiutare” e “chi ha bisogno di aiuto”; a tale scopo si svilupperà una rete di “punti di accesso al sociale e alla solidarietà”  e si sperimenteranno  modelli di accoglienza e assistenza basati sulla solidarietà e la coesione di una società che non lascia indietro nessuno e sulla fattiva collaborazione di giovani, adulti e anziani. I P.A.S.S. funzioneranno anche da “presidi dei diritti” e saranno localizzati inizialmente nelle sedi delle associazioni partecipanti al partenariato proponente per poi includere ulteriori reti formali e informali di solidarietà presenti nei territori coinvolti nel progetto.

I gruppi su cui si focalizzerà l’attenzione del progetto saranno le famiglie in situazioni di disagio economico o sociale, gli anziani e le persone con disabilità. Attraverso le sedi P.A.S.S., le persone o le famiglie potranno ricevere informazioni, orientamento e supporto nell’accompagnamento ai servizi che riguardano varie esigenze, molti dei quali già disponibili ma spesso difficili da intercettare.

P.A.S.S. intende rendere maggiormente visibili e fruibili le molte misure, opportunità e servizi che esistono già ma che spesso non sono armonizzati e sono offerti da attori diversificati; P.A.S.S. intende raccordare queste reti di assistenza sociale.

Nell’ambito del progetto saranno poi sperimentati alcuni interventi mirati a rafforzare la “resilienza” delle persone fragili per poter meglio fronteggiare crisi come quella attuale. Esempi sono i laboratori informatici per anziani per abilitarli all’uso delle tecnologie e consentire loro di non isolarsi e di svolgere da casa attività legate alla vita quotidiana; l’ingresso in circuiti relazionali propri del mondo associativo; attività autorganizzate fra famiglie per conciliare lavoro e cura dei propri cari, ecc.

Il progetto P.A.S.S. prevede una durata di 18 mesi, arco temporale in cui si svilupperanno le seguenti attività:

  • progettazione del modello operativo della rete P.A.S.S.;
  • ricerca e individuazione dei territori con elevati indici di fragilità dove localizzare i Punti P.A.S.S., e mappatura dell’offerta (servizi disponibili, operatori sociali e soggetti del Terzo Settore nei territori);
  • attivazione e sperimentazione dei Punti P.A.S.S.;
  • fare rete per lo sviluppo dei P.A.S.S.;
  • valutazione dell’ intervento.

Il progetto prevede di coinvolgere circa 8.000 cittadini beneficiari in 30 province italiane.

ANCeSCAO organizzerà in prima persona due Punti di Accesso al Sociale e alla Solidarietà in Trentino e in Molise e fornirà supporto ad ACLI nella realizzazione d’iniziative a favore degli anziani nelle altre regioni d’Italia dove sorgeranno i PASS.

In dettaglio i territori di attuazione del progetto P.A.S.S. sono:
Abruzzo (Pescara); Basilicata (Potenza); Calabria (Cosenza); Campania (Salerno, Caserta); Emilia-Romagna (Bologna, Rimini); Friuli Venezia Giulia (Trieste, Udine); Lazio (Viterbo, Roma); Liguria (Genova); Lombardia (Pavia, Varese); Marche (Pesaro Urbino, Fermo); Molise (Campobasso); Piemonte (Alessandria); Puglia (Brindisi, Bari); Sardegna (Nuoro); Sicilia (Enna, Catania); Toscana (Firenze); Trentino Alto Adige (Trento); Umbria (Terni, Perugia); Valle d’Aosta (Aosta); Veneto (Venezia, Padova)

Oggi c’è l’esigenza di dare risposte efficaci ai problemi sociali che la pandemia ha generato o aggravato. C’è il bisogno di creare dei riferimenti.
La crisi pandemica ha fatto emergere la capacità diffusa di far fronte all’emergenza attraverso l’attivazione di reti di aiuto, sia formali che spontanee: queste forme di solidarietà hanno fatto la differenza nei giorni più difficili, costituendo, a volte, l’unico sostegno per i più fragili ed esclusi. Facendo tesoro di questa esperienza occorre rendere maggiormente sinergiche le reti di solidarietà esistenti,  lavorare su di esse, rafforzarle, integrarle e valorizzarne le peculiarità. E’ questo un passo importante per rendere sempre più resilienti e resistenti le nostre comunità.

Per ANCeSCAO il progetto P.A.S.S. rappresenta la continuazione di un impegno verso la creazione di un nuovo e più efficace welfare, che vede la stretta collaborazione fra le istituzione e il Terzo Settore; è un impegno iniziato già da tempo con i progetti “Anziano Fragile”, “Time to care” e con le tante “buone pratiche” che da sempre vedono i nostri Centri in prima linea. 

2021